SUZZARA – Terminata la posa di un’adduttrice idrica di collegamento dall’impianto di potabilizzazione al campo pozzi nel comune di Suzzara; i lavori hanno riguardato anche la creazione di due nuovi pozzi a Riva ed in via Casalegno.
Il Consiglio Comunale infatti, nella seduta del 29 settembre scorso, aveva approvato la concessione ad Aqa srl, gestore del servizio, per il passaggio dell’acquedotto e la costituzione della servitù sulle aree di proprietà comunale, relativa alla costruzione di un’adduttrice idrica di collegamento dell’impianto di potabilizzazione con campo pozzi nel Comune di Suzzara. L’importante scelta è collegata alla situazione di crisi idrica che si è manifestata nel 2022 e che ha interessato una vasta porzione del territorio nazionale; tra le cause principali, il riscaldamento globale e la scarsità di piogge. La carenza di precipitazioni ha portato ad una riduzione dei livelli dei corpi idrici superficiali e dei livelli di falda, con il Po che ha registrato uno dei livelli più bassi degli ultimi settant’anni.
Problemi di cui ha sofferto anche il Mantovano portando il Comune a decidere per l’opera in questione : i lavori sono partiti lo scorso autunno per una spesa di 900mila euro. Scopo dell’intervento è fronteggiare eventuali carenze idriche dovute alla siccità. Le peculiarità della rete idrica di Suzzara – con campi pozzi a Riva di Suzzara che prelevano acque dalla prima falda interconnessa con il fiume Po e il potabilizzatore di via Casalegno con pozzi che prelevano dalla seconda falda – ha infatti determinato la scelta di mettere in sicurezza in termini di fornitura l’area, potenziando i punti di prelievo e diversificando la profondità.
Fondamentale la fattiva collaborazione degli uffici comunali, degli Enti e dei proprietari dei fondi agricoli interessati dalla posa del nuovo tratto di rete che ha consentito di lavorare con grande celerità. La qualità e la quantità dell’acqua emunta e distribuita risultano ora migliorate.
L’intervento rispetta le linee guida stabilite con l’Università di Parma, con cui AqA collabora al fine di studiare tutte le falde sotterranee della provincia di Mantova; i primi studi sono stati condotti proprio nel bacino di Suzzara.