POMPONESCO – Polemica a Pomponesco tra maggioranza a minoranza: il 30 maggio, si è tenuto il consiglio comunale ha votato l’approvazione delle aliquote IMU e le aliquote dell’addizionale IRPEF. “Ci attendevamo, date le decisioni prese dalla giunta e approvate dalla maggioranza, una comunicazione da parte dell’amministrazione, alla cittadinanza che potesse motivare e illustrare le scelte – spiega il capogruppo di “Pomponesco Dinamica” Maicol Caffarra -. Come al solito, a questa amministrazione manca la comunicazione e i rapporti con il cittadino,
aspetto che crediamo di fondamentale importanza. La settimana scorsa, con delibere di consiglio, sono stati approvati gli aumenti delle imposte IMU e addizionale comunale all’IRPEF (imposta sul reddito, comprese le pensioni) portando la prima quasi al limite consentito dalla legge. Nonostante i nostri dubbi e richieste di spiegazioni in consiglio comunale, riguardo il motivo dell’aumento e i criteri con i quali sono state stabilite le
aliquote non abbiamo ricevuto risposta se non come giustificazione il fatto di aver voluto adeguare
la pressione fiscale agli altri comuni limitrofi”. Adeguamento che, però, dice Caffarra, non corrisponde ad altri comuni limitrofi “come ad esempio Sabbioneta, Viadana, Dosolo e Commessaggio il nostro comune è quello che ha la tassazione maggiore su terreni agricoli e quello con la tassazione più bassa sulle “abitazioni di lusso”. Non si capisce dunque quali siano stati i criteri presi in esame per la determinazione delle imposte. Appare chiaro
quindi che non vi è alcun metodo in base al quale siano state prese queste decisioni. Abbiamo guardato gli
altri comuni. Oltretutto non si è capito per quale motivo sia stato deciso di accrescere le tasse dal
momento in cui non vi è una reale necessità: infatti da quanto si è appreso dal bilancio consuntivo
vi è un avanzo disponibile, quindi non vincolato, di quasi 200 mila euro. Una imposizione fiscale
non giustificata che oltre ad aumentare non si trasforma in servizi al cittadino come dovrebbe
essere”.
Polemica anche per quanto riguarda l’approvazione del bilancio: “Ogni amministrazione comunale – continua Caffarra – deve per legge approvare entro il 30 aprile il bilancio consuntivo riferito all’anno precedente. A
Pomponesco la giunta sembra infischiarsene di tutto tanto che entro tale data nessun bilancio era
stato predisposto; arrivando a tal punto che al 9 maggio tutti i consiglieri hanno ricevuto dal
prefetto una diffida ad adempiere all’approvazione del bilancio entro 20 giorni. La parte curiosa
sta nel fatto che già il 10 maggio, a meno di 24 ore dalla diffida prefettizia lo schema di bilancio era
stato predisposto, atto che fa supporre che qualche notizia preventiva e informale possa essere
arrivata per vie traverse o che, molto più probabile, il documento contabile fosse già redatto e per negligenza o altri motivi non approvato. Abbiamo la fortuna di avere un assessore con la delega quasi esclusiva al bilancio: Amanda Saccani, ma che è evidente sia inadeguata al ruolo”.