OSTIGLIA – Il primo candidato (certo) alle amministrative di Ostiglia del 2024 è l’ex assessore Davide Bottura. In una nota emessa oggi, l’ex componente della giunta Salvadori afferma di avere costituito «un gruppo di persone disposte ad impegnarsi per sovvertire l’innegabile declino del nostro paese. Il gruppo, composto da trenta persone alle quali si stanno aggiungendo quotidiane richieste di adesione, è costituito da chi ha già avuto un’esperienza nell’amministrazione pubblica, da chi questa esperienza è curioso di provarla, da persone di diverse estrazioni politiche che però hanno in comune Entusiasmo, Capacità e Competenza, ovviamente ciascuno nel proprio settore. Infatti abbiamo tra le nostre file impiegati, imprenditori, operai, studenti, dirigenti di azienda, pensionati, liberi professionisti pronti ad offrire le proprie esperienze e la propria professionalità per alimentare e sostenere un ampio progetto di rilancio e riqualificazione di Ostiglia».
Bottura spiega che i componenti si sono «suddivisi in gruppi di lavoro, ciascuno dedicato ai singoli argomenti che andremo via via affrontando, con l’obiettivo di predisporre un programma di interventi che prenda in considerazione tutti gli aspetti della gestione amministrativa. Riteniamo che il nostro paese non si possa più accontentare di “proclami” elettorali sistematicamente disattesi, di amministratori che, per incapacità personale, delegano affidando ad altri la gestione di settori strategici. Ostiglia ha bisogno di donne e uomini in grado di realizzare progetti concreti di sviluppo ed innovazione. Su sollecitazione di numerose persone, amici o semplici conoscenti, molto spesso di diverso orientamento politico, ho deciso di candidarmi a sindaco per una sola grande motivazione : amo il mio paese. L’ho vissuto quando da ragazzo rappresentava il centro di riferimento dell’intera zona. Quando Ostiglia voleva dire negozi di ogni genere, l’Ospedale, l’Oblio, la Sip, il California, l’ASL, lo scalo ferroviario più importante della zona, la fiera agricola prima che nascesse quella di Verona, quando Ostiglia significava attrattività, lavoro, commercio, servizi. Però queste considerazioni non vogliono essere solamente nostalgie, ma stimoli per spingerci a riguadagnare il ruolo strategico che abbiamo purtroppo perduto.