VIADANA – Una pietra d’inciampo per Giovanni Tamagni: ad annunciarlo è l’Anpi locale “Lucia Sarzi”.
Giovanni Tamagni era un viadanese arrestato il 2.3.1944 a Sesto S. Giovanni, alle Officine Breda, dove lavorava, per aver partecipato ai grandi scioperi del 1944. Venne deportato a Mauthausen-Gusen dove venne ucciso con un’iniezione di fenolo al cuore il 14.1.1945.
Angelo Amedeo Tamagni, figlio di Giovanni, risiede a Sondrio, ma ha le tombe di tutti i suoi familiari a Viadana, città d’ origine, a cui attende di tornare. Proprio in seguito ai contatti con Giovanni, l’Anpi ha ritenuto doveroso intraprendere un percorso di prenotazione, rivolgendosi a Gunter Demnig.
La pietra, che è arrivata dalla Germania è un piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, che verrà posto vicino alla porta della casa dove visse Giovanni: sulla pietra saranno riportati il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte.
“Desideriamo – spiegano dall’Anpi – che si ‘inciampi’, ci si fermi, si rifletta perché tutti possano continuare ad avere il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.