Si tratta di una corsa contro il tempo, e contro il freddo, in Turchia e Siria per cercare tra le macerie eventuali sopravvissuti al devastante terremoto che ha colpito i due Paesi. Il bilancio delle vittime è altissimo, e continua ad aumentare di ora in ora: le fonti ufficiali parlano di oltre 11mila vittime. Si continua intanto a scavare a mani nude a temperature sotto zero tra le macerie delle migliaia di edifici crollati in entrambi i Paesi, oltre 5.700 solo in Turchia, tanto che l’Oms non lascia molte illusioni: le vittime del sisma alla fine potrebbero essere più di 20mila. Tra queste potrebbe esserci anche l’italiano Angelo Zen, proveniente dalla provincia di Vicenza. Per ora si tratta di una persona “irraggiungibile”, dato l’azzeramento di collegamenti telefonici o via internet, come confermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
L’Unità di crisi della Farnesina ha contattato tutti gli italiani che erano nella zona del terremoto: erano 61 nell’area più complicata e 168 nell’area più vasta “Per adesso Zen è soltanto non rintracciabile, non sappiamo dove stava durante il terremoto, prima di dare notizie è meglio essere molto prudenti“, ha spiegato Tajani. L’Italia, ha aggiunto, sta facendo di tutto. Ieri è giunta” in Turchia “una prima unità della protezione civile, i vigili del fuoco, oggi è partita un’altra unità. Ho firmato un’autorizzazione a inviare persone e cose. Però bisogna formare uno stato di crisi a livello internazionale per inviare” soccorritori e aiuti nelle zone più colpite.
Già da oggi (martedì, ndr) infatti stanno arrivando in Turchia gli aiuti umanitari: secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle dieci province colpite dal terremoto, 45 Paesi hanno offerto il loro aiuto. L’Unione europea ha mobilitato 1.185 soccorritori e 79 cani da ricerca per la Turchia da 19 Stati membri tra cui Francia, Germania e Grecia. Per la Siria, l’Ue è in contatto con i suoi partner umanitari sul campo e finanzia operazioni di aiuto. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso a Erdogan “tutto l’aiuto necessario, qualunque esso sia”: due distaccamenti americani di 79 soccorritori ciascuno si stanno preparando a partire, secondo la Casa Bianca. Anche la Cina ha annunciato l’invio di aiuti per 5,9 milioni di dollari, tra soccorritori specializzati nelle aree urbane, squadre mediche e attrezzature di emergenza.