Una scossa di magnitudo 7.9 ha fatto tremare la Turchia questa notte alle 2.17 italiane nella parte sud-orientale, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. Tra le città più vicine all’epicentro, circa 30 km, c’è Gaziantep, una delle più grandi della Turchia. Il terremoto ha avuto un ipocentro a circa 20 km di profondità ed è stato fortemente sentito in tutta l’area meridionale della Turchia ed anche in Siria. Dopo il terremoto delle 2.17 sono state registrate altre scosse altre 7 scosse di magnitudo superiore a 4.5 nell’area. I danni sono ingenti e, al momento, secondo la tv turca Trt in Siria i morti sarebbero 427, mentre in Turchia le vittime sarebbero almeno 284 in sette diverse province e i feriti 2.320, secondo i dati diffusi dal vicepresidente turco Fuat Oktay, secondo cui più di mille edifici sono completamente crollati, il che fa temere un bilancio più alto. I morti sarebbero quindi oltre 2300.
Allarme anche in Italia, con la protezione civile che ha inizialmente diramato un’allerta maremoto per le coste del Sud Italiane, salvo poi revocarla. Per precauzione, inizialmente, era stata sospesa la scopo cautelativo la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, proprio per il rischio di possibili onde di maremoto. Ma intorno alle 7 circa la circolazione è ripresa con regolarità.