mercoledì, Maggio 22, 2024
  • Login
No Result
View All Result
Mantova7
  • Home
  • Cronaca
  • Provincia
  • Sport
  • Eventi
  • Rubriche
  • Green Economy
  • Archivio
  • Home
  • Cronaca
  • Provincia
  • Sport
  • Eventi
  • Rubriche
  • Green Economy
  • Archivio
Mantova7
No Result
View All Result

Le mani dell’ ‘ndrangheta sulla ricostruzione post sisma: ecco tutti gli arrestati. Sequestri per circa 2mln di euro

Indagini in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Calabria. Sarebbe stata favorita la cosca cutrese Dragone

10 Gennaio 2023
in Cronaca, Provincia
0 0
0
Incidente a Sustinente, ferito un 23enne
0
SHARES
0
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

MANTOVA – Le mani dell’ ‘ndrangheta sulla ricostruzione post sisma: undici indagati, di cui 10 già raggiunti da custodia cautelare ed uno ancora ricercato, ritenuti responsabili a vario titolo, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP di “concussione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, intestazione fittizia di società”, aggravati dalle finalità mafiose, per aver agevolato la cosca ‘ndranghetistica Dragone di Cutro. Questo i risultato dell’operazione “Sisma” diretta e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Brescia, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brescia e a decine di perquisizioni presso abitazioni e studi tecnici.

Indagini che riportano alla cosa Dragone, con cui alcuni dei principali gli indagati sarebbero imparentati. Un’ampia operazione che coinvolge Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Calabria.

Al centro dell’indagine il nipote di uno storico boss cutrese, pubblico ufficiale con la carica di tecnico istruttore presso i comuni compresi nel cosiddetto “cratere sismico” della provincia di Mantova (Poggio Rusco, Borgo Mantovano, Magnacavallo, Sermide e Felonica), con compiti istruttori, di verifica, di rendicontazione e di autorizzazione ai pagamenti dei contributi a fondo perduto stanziati da Regione Lombardia per gli immobili danneggiati dal terremoto del 2012.
Le diverse figure professionali, così come i beneficiari dei finanziamenti, si sarebbero interfacciati proprio  al tecnico istruttore – il Giuseppe Todaro, 36enne originario di Crotone ma residente a Reggiolo – che secondo un collaudato schema criminoso, consistente nella corresponsione di indebite somme (in genere pari a circa il 3% del contributo elargito), per garantirsi la trattazione della propria pratica in violazione dell’ordine cronologico e con aumenti – talora indebiti –  dell’importo del contributo pubblico a fondo perduto (in un caso attestatosi a 950.000,00 anziché 595.000,00 come originariamente stabilito).
Le contestate ipotesi di concussione prevedevano che il contributo pubblico venisse elargito ai richiedenti solo a condizione che costoro affidassero i lavori di ricostruzione a delle società facenti capo al citato tecnico istruttore e al padre di questi. Le indagini avrebbero messo in evidenza che tali società, che di fatto sarebbero state gestite dal padre del pubblico ufficiale, erano intestate a prestanomi per evitare il diniego di iscrizione nella c.d. white list.

Ad ora sono in tutto 11, come detto, i soggetti indagati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare (uno ancora attivamente ricercato), di cui 4 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, fra cui architetti e ingegneri, imprenditori e soggetti del sistema bancario.

In carcere sono, dunque finiti: Giuseppe Todaro (Crotone, 2.9.1986); Raffaele Todaro (Cutro, 13.5.1962); Rossano Genta (Ostiglia, 7.12.1956); Felice D’Errico (Villa di Briano, 6.7.1965); Giuseppe Di Fraia (Casaluce, 7.4.1967). Ai domiciliari, invece: Pierangelo Zermani (Medesano, 18.6.1957); Monica Bianchini (Ostiglia, 5.1.1965); Antonio Guerriero (Napoli, 25.10.1974); Enrico Ferretti (Reggio Emilia, 10.2.1975); Carlo Formigoni (Revere, 2.10.1950). Indagato Francesco Garofalo (Boscotrecase, 6.8.1968).

Gli approfondimenti investigativi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia e condotti dai Carabinieri di Mantova sono stati resi possibili da prolungate attività tecniche d’intercettazione, anche con captatore informatico, dai servizi di osservazione e pedinamento e dalla disamina della documentazione amministrativa relativa alle pratiche di finanziamento pubblico.

Disposto anche il sequestro delle società fittiziamente intestate, delle provviste bancarie e di beni mobili e immobili per un valore di circa 2 milioni di euro, costituenti il ritenuto prezzo e il profitto dei reati contestati.
Parallelamente la Guardia di Finanza di Mantova ha concorso con i Carabinieri nell’esecuzione di perquisizioni a carico di alcuni degli odierni indagati.

L’indagine è arrivata dopo la precedente indagine “Pesci”, che aveva portato ii Carabinieri di Mantova e la DDA di Brescia a rilevare gli interessi della cosca Grande Aracri nell’area mantovana-reggiana.

Seguici su Facebook

Meteo

Meteo Lombardia

EDI PRESS SOCIETA’ COOPERATIVA

Via Imre Nagy 46  46100 – MANTOVA

PI. e CF  02109770202
PEC  edipress@pec.it
Codice  SDI M5UXCR1
E-Mail redazione@mantova7.it

Direttore responsabile: Antonietti Nicola
Iscrizione Tribunale di Mantova: n.5 del 20/12/22
Numero iscrizione ROC: 38930

Cosa Vuoi Leggere?

  • Cronaca
  • Provincia
  • Sport
  • Eventi
  • Rubriche
  • Green Economy
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy

© 2022 EDI PRESS Società Cooperativa.

No Result
View All Result
  • Home
  • Cronaca
  • Provincia
  • Sport
  • Eventi
  • Rubriche
  • Green Economy
  • Archivio

© 2022 EDI PRESS Società Cooperativa.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

- Select Visibility -

    Gestisci il consenso ai cookie
    Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per archiviare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso può influire negativamente su determinate caratteristiche e funzioni.
    Cookie tecnici (obbligatori) Sempre attivo
    La conservazione tecnica o l'accesso è strettamente necessario al fine legittimo di consentire la fruizione di un determinato servizio esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, oppure al solo fine di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
    Preferences
    The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
    Cookie statistici
    L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente a fini statistici. The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
    Cookie per marketing
    L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili utente, per inviare pubblicità o per tracciare l'utente su un sito Web o su più siti Web per scopi di marketing simili.
    Gestisci opzioni Gestisci servizi Manage {vendor_count} vendors Per saperne di più su questi scopi
    Vedi preferenze
    {title} {title} {title}