MANTOVA – Saranno circa 400mila italiani che per le festività pasquali si metteranno a tavola negli agriturismi lombardi spinte dalla voglia delle persone di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo, e approfittare così del ritorno alla piena normalità dopo gli anni del Covid. È quanto stima la Coldiretti regionale.
“La cucina a chilometro zero è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo – spiega Terranostra Lombardia, l’associazione degli agriturismi di qualità di Coldiretti – in un Paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze di Pasqua è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici nei mercati che si moltiplicano con l’arrivo della primavera. A far scegliere l’agriturismo – continua la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna Amica – è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, ‘sostenibile’in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere”. In Lombardia – chiarisce la Coldiretti regionale – sono circa 1.700 le strutture agrituristiche attive e tra queste più di mille offrono un servizio di ristorazione. “Sono oltre 220, invece, gli agriturismi in provincia di Mantova, praticamente al completo sia per i pernottamenti, dove si registra una marcata presenza di turisti stranieri attratti dalla possibilità di dormire in campagna e di coniugare un turismo green e visite alle città d’arte, che per i pranzi di Pasqua e Pasquetta”, come conferma Giuseppe Groppelli, presidente di Terranostra Mantova”.
Numeri positivi anche se non mancano preoccupazioni per i cambiamenti climatici: “Se dovesse proseguire questo stato di siccità – afferma Groppelli – subiremmo un impatto negativo sul paesaggio rurale e sulle produzioni di nicchia che rappresentano un valore aggiunto per il nostro settore”