CANICOSSA (MARCARIA) – “Purtroppo, siamo venuti a conoscenza delle intenzioni dell’amministrazione solo per sentito dire. Infatti, ci siamo adoperati subito per cercare di avere un incontro con il Sindaco per avere spiegazioni, perché una riunione non era in programma per informare le famiglie, come l’anno scorso per la
decisione di inserire le rette “d’ aiuto” al comune per il mantenimento delle spese della scuola, anche
se è risultato che molte volte i bambini erano al freddo ed erano costretti a star in classe con il
giubbino. Ci era stato detto, dal primo cittadino, che avrebbe preso una decisione dopo l’apertura delle
iscrizioni, ma è stato deciso di non aprirle. Abbiamo avuto fiducia nelle parole del Sindaco, e non ci
siamo opposti subito, in quanto abbiamo creduto a quanto detto nell’incontro e la nostra
disapprovazione era stata espressa in modo civile”, con queste parole i genitori dei bimbi frequentanti la scuola paritaria dell’Infanzia di Canicossa esprimono il loro rammarico – nonché rabbia – per la chiusura del plesso dal prossimo anno.
Una vicenda su cui da giorni si rincorrono le polemiche tra maggioranza e minoranza consiliare con la seconda che attacca la prima di non aver preso le giuste contromisure per salvare la scuola.
Sono proprio i genitori ora ad accusare il sindaco di aver disatteso agli accorsi presi nell’incontro avuto a dicembre: “purtroppo, da quanto detto le iscrizioni non verranno aperte quest’anno quindi probabilmente la decisione riguardo la scuola è già stata presa. La scuola materna probabilmente chiuderà, senza avere altre finalità come ad esempio un asilo nido, portando così anche la frazione di Canicossa ad essere sempre più isolata visto che, ormai, non sono rimasti più molti servizi”. Servizi che i genitori chiedono vengano mantenuti ancora per un anno per permettere ai bimbi di completare il ciclo scolastico “visto che manca solo un anno alla conclusione dei tre anni di Scuola Materna e inoltre perché le famiglie stanno pagando per un servizio che viene negato. Tutte le manovre fatte dal primo cittadino non tengono conto del benessere dei bambini che dovranno
affrontare due grandi cambiamenti in poco tempo.”