SUZZARA – Iveco Group (MI: IVG) ha firmato oggi con le Organizzazioni Sindacali Fim-Cisl, UilmUil, Fismic, Uglm e AQCFR l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) per
il 2023-2026 già applicato dal 2012 in Italia. L’intesa ha alla base uno sforzo aziendale e una condivisione
sindacale maturata in continuità con il passato che, con la firma di oggi, si consolida ulteriormente.
Vincenzo Retus, Responsabile Relazioni Industriali di Iveco Group, ha commentato: “È stata una trattativa
impegnativa, sentita e autentica. Al di là delle normali posizioni tattiche e politiche di parte, voglio
sottolineare come dato essenziale di questo rinnovo il grande sforzo economico che Iveco Group ha fatto
per l’adeguamento dei salari di tutti i dipendenti: rappresenta un vero e incontestabile investimento sui
lavoratori, le fabbriche e il loro sviluppo. Un investimento che deve quindi essere gestito per il valore che
concretamente rappresenta e dal quale si devono attendere i ritorni a beneficio di tutti. Questo rinnovo ha inoltre l’obiettivo di rafforzare, come dato valoriale di base e identitario delle nostre relazioni, la diffusione di un’autentica politica partecipativa di cultura del lavoro”.
I punti centrali dell’accordo, che prevede anche l’obiettivo comune tra Azienda e Organizzazioni Sindacali
di migliorare le performance del sistema industriale di Iveco Group in Italia, riguardano gli aumenti salariali per i lavoratori, la valorizzazione del sistema di partecipazione nelle relazioni industriali e sindacali e interventi significativi sulla parte normativa.
Sul fronte economico, gli aumenti avranno una componente strutturale e una congiunturale. In particolare, nei primi due anni di applicazione del CCSL 2023-2026 è previsto un intervento economico aziendale complessivo superiore all’11%, a cui si aggiungerà un aumento dell’istituto “indennità funzioni direttive” per i Professional, l’erogazione di 400 euro “una tantum” in due tranches ad aprile e luglio e, per il 2023, di 200 euro in beni e servizi welfare che saranno disponibili per tutti i dipendenti attraverso una piattaforma dedicata.
Per il premio di risultato, introdotto in via sperimentale nel 2022 in sostituzione del precedente sistema
premiale contrattuale, viene confermata la sperimentalità per ulteriori due anni con alcune modifiche che
includono, tra l’altro, l’innalzamento del pagamento massimo previsto; vi è inoltre un cambiamento sul
moltiplicatore che rende possibile un ulteriore miglioramento del premio.
Tra gli altri aspetti più rilevanti, da sottolineare la creazione di un Osservatorio Nazionale delle Politiche
Industriali e Organizzative volto anche a monitorare la trasformazione aziendale dovuta alla transizione
ecologica, e il perfezionamento del sistema di partecipazione basato sulle Commissioni.