Sono 120 i paesi, tra cui anche l’Italia – sotto l’attacco di hacker tanto che i tecnici dell’Acn hanno già censito “diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi” anche se “rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario. Questi sono chiamati immediatamente ad aggiornare i loro sistemi”. L’attacco sarebbe avvenuto tramite un ransomware già in circolazione.
Il primo paese ad accorgersi dell’attacco è stato la Francia in seguito all’elevato numero di infezioni registrato sui sistemi di alcuni provider; l’ondata di attacchi si è spostata poi su altri paesi tra cui appunto l’Italia. Sarebbe diverse migliaia server compromessi in tutto il mondo, dai paesi europei come Francia Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti.